L’Ucraina denuncia l’ennesimo attacco messo in atto dalle truppe russe durante la notte: nessun ferito, ma danni alle infrastrutture.
Nuovo attacco in Ucraina, nella regione di Dnipropetrovsk. L’attacco in questione – messo in atto dalle trppe del Cremlino – è avvenuto durante la notte. La notizia è giunta attraverso una comunicazione del governatore regionale, Valentyn Reznichenko. La guerra tra Russia e Ucraina non si ferma nemmeno durante le feste di Natale.
Stando a quanto riferito, gli attacchi sarebbero stati condotti mediante l’uso di artiglieria pesante e lanciarazzi Grad. Non si segnala nessuna vittima. Reznichenko ha inoltre aggiunto che, in seguito agli attacchi, alcuni gasdotti sono rimasti gravemente danneggiati. Anche alcune linee elettriche e abitazioni private nelle città di Nikopol e Chervonohryhorivka hanno subito dei danni. Lo ha riferito il governatore regionale attraverso una comunicazione su Telegram.
Le sirene anti raid risuonano nella regione di Kherson, dove gli attacchi del Cremlino hanno provocato almeno 58 morti e 58 feriti. Da parte sua, Mosca ha accusato Kiev di aver condotto un attacco all’aeroporto, dove hanno sede i bombardieri strategici.
L’attacco alla base aerea
L’attacco in questione sarebbe risalente al 5 dicembre nella base aerea russa di Engels. Il bilancio in seguito all’attacco è di 3 morti. Tre militari russi hanno perso la vita durante l’attacco con un drone alla base aerea russa di Engels, dislocata a circa 500 km a nord-est del confine con l’Ucraina.
La notizia è giunta in seguito ad una comunicazione del ministero della Difesa russo. Secondo quanto appreso, le sue difese aeree hanno abbattuto il drone ucraino che volava a bassa quota intorno alle 01:35 ora locale di lunedì. A causa del polverone di detriti, tre soldati russi hanno perso la vita.
La base aerea si trova vicino alla città di Saratov, a circa 730 chilometri da Mosca. Per il momento, l’esercito ucraino non ha confermato di aver condotto l’attacco in questione. Nel frattempo il leader dell’Ucraina ha voluto ringraziare il Congresso americano. Recentemente gli Stati Uniti d’America hanno inviato altri 45 miliardi di dollari di aiuti.
